.
.
Dimmi quanto rumore fanno
certi pensieri nel silenzio assoluto
del mio convento.
.
Quanto spazio occupa
quell'ombra che lasci abbracciata a me
quando il giorno avanza.
.
Il custode apre ogni giorno il cancello
per l'ora d'aria, dove ci è sconsigliato interrogare le stelle,
mentre i passanti lanciano gli sguardi nel chiostro
dove accarezzo l'impercettibile tua presenza.
.
Dimmi, se lo conosci il nome della pazienza,
in cui misuro in me,
l'infinita distanza.
.
In una smorfia nata nella vita parallela
raccolgo la vanità dell'anima,
che leggiadra e leggera, anche mentre la vita dormi,
con la tua ombra
danza
.
.
Beatrice Niccolai
"La vanità dell'anima"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento